Come risparmiare acqua in casa: 8 comportamenti per limitarne il consumo
20 Maggio 2020
Sappiamo tutti che l’acqua è un bene indispensabile e che non va sprecata. Eppure, a volte, la dissipiamo senza ragione, portando avanti delle abitudini errate che, giorno dopo giorno, ne aumentano il consumo. Lasciare i rubinetti aperti inutilmente, fare la lavatrice con un carico eccessivamente ridotto, trascorrere troppo tempo sotto la doccia: sono questi alcuni dei gesti quotidiani che tendono ad aumentare lo spreco. Dunque, è sui nostri comportamenti che dobbiamo agire per limitare l’uso di acqua potabile, per fare del bene al Pianeta e per alleggerire le nostre bollette. Vediamo 8 suggerimentiche possono aiutarci a raggiungere questo scopo!
1 – Chiudi il rubinetto quando non serve
Ammettiamolo: è capitato a tutti, qualche volta, di lasciare il rubinetto aperto mentre ci si lavava i denti o le mani – cosa importantissima sempre e, a maggior ragione, in questo periodo particolare – senza renderci realmente conto di quanta acqua stessimo sciupando a causa della nostra noncuranza.
Tra i primissimi comportamenti da adottare per limitarne il consumo, quindi, c’è proprio questo: ricordarsi di chiudere il rubinetto se non serve. D’altronde, quando ci si spazzola i denti, ci si insapona le mani o si fa lo shampoo ai capelli, non ha alcuna utilità che l’acqua continui a scorrere. Una buona abitudine, quella di chiudere i rubinetti, da trasmettere anche a bambini e adolescenti, per far sì che la interiorizzino già da piccoli per replicarla da grandi.
2 – Usa un aeratore sul rubinetto e un doppio scarico per lo sciacquone
Un altro gesto quotidiano che porta con sé un inevitabile consumo idrico è lo scarico dell’acqua del WC. Per risparmiare acqua in casa, se possibile, bisognerebbe installare uno scarico differenziato, ovvero con doppio pulsante, perché consente di utilizzare una portata d’acqua diversa a seconda della necessità. Anche applicare degli aeratori ai rubinetti è un valido sistema per abbassare le spese, poiché questi dispositivi miscelano l’aria con l’acqua, riducendone il flusso.
3 – Meglio la doccia del bagno
Bagno o doccia? Parlando di risparmio idrico, al di là dei gusti personali, in genere sarebbe bene optare per una doccia veloce piuttosto che per un bagno in vasca, che di solito implica un consumo d’acqua maggiore(ovvio, se trascorriamo ore sotto la doccia, vanificheremo ogni obiettivo di risparmio!).
Benché la doccia sia più pratica e rapida, però, diciamola tutta: qualche volta – per chi ha la fortuna di possedere una vasca – rilassarsi tra le bolle di un bagno caldo è un piacere insostituibile, soprattutto dopo una giornata stressante e faticosa… Per cui, viva il risparmio e viva la doccia, ma ogni tanto è anche bello concedersi una piccola coccola con un bagno ritemprante!
4 – Limita l’uso di acqua corrente per lavare frutta e verdura
Quando lavi la frutta e la verdura può venire spontaneo aprire il rubinetto e sciacquarle sotto l’acqua corrente. In realtà, per un buon lavaggio e per risparmiare acqua in casa, bisognerebbe riempire una bacinella e lasciarle in ammollo, adoperando l’acqua corrente solo per il risciacquo.
Lo stesso vale per il lavaggio dei piatti sporchi. Se lavi le stoviglie a mano, dovresti evitare di far scorrere l’acqua durante tutta la durata dell’operazione. L’ideale, infatti, è immergerle nel lavello (o in un recipiente) con dell’acqua calda e del detersivo, passarle una a una con la spugna, e solo successivamente sciacquarle rapidamente con l’acqua corrente: vedrai, pulito e risparmio saranno assicurati!
5 – Utilizza gli elettrodomestici a pieno carico
Oltre a usare, possibilmente, elettrodomestici moderni ed efficienti dal punto di vista energetico, fra le buone abitudini per limitare il consumo di acqua (e di energia) c’è quella di adoperare la lavastoviglie e la lavatrice a pieno carico.
Chiariamo una cosa: ciò non significa riempire la lavatrice fino a farla scoppiare! Va bene il carico pieno, ma ricorda sempre di lasciare uno spazio sufficiente sopra i vestiti che hai inserito nella macchina: come forse già saprai, infatti, troppi capi ammassati non permettono una pulizia ottimale. Come scoprire se hai caricato correttamente la lavatrice? Prova a inserire una mano nel cestello: se la mano non entra, significa che l’hai caricata troppo!
6 – Sfrutta l’acqua piovana per alimentare gli elettrodomestici
Probabilmente saprai già che l’acqua piovana può essere recuperata e impiegata, al posto di quella potabile, per numerosi utilizzi quotidiani. Sono diverse le applicazioni che questa risorsa idrica può soddisfare. L’acqua piovana, infatti, può essere adoperata per l’irrigazione, ma anche per uso domestico, ad esempio per alimentare lo sciacquone del wc oppure la lavatrice: ciò consente non solo di ridurre il costo della bolletta, ma anche i problemi di calcare. Per fare questo, bisogna prevedere un sistema di recupero che, sinteticamente, funziona così: da una superficie di raccolta – di solito tetti, terrazzi o balconi – l’acqua passa attraverso un filtro e finisce in un apposito serbatoio di stoccaggio (spesso interrato) la cui capienza deve essere valutata accuratamente in fase di installazione.
L’acqua così accumulata può essere aspirata e inviata alla casa grazie a una pompa autoadescante idonea, ad esempio ARGP Series 1100XB: dotata di autoclave con una capacità di 24 litri e di corpo in acciaio inox, permette di mandare fino 4.600 litri di acqua all’ora e assicura la massima affidabilità e potenza. Non sai come funziona una pompa di questo tipo? Scopri tutte le sue applicazioni leggendo l’articolo dedicato al funzionamento delle pompe autoadescanti! I tubi che trasportano l’acqua piovana ai vari dispositivi, è bene precisarlo, dovranno riportare in modo chiaro l’indicazione che l’acqua che li attraversa non è potabile.
7 – Usa l’acqua piovana per innaffiare le piante
Come anticipato, l’acqua piovana può essere raccolta anche per irrigare le piante, applicazione interessante per risparmiare acqua in casa, se possiedi un orto o un giardino. Come puoi leggere nell’articolo su come recuperare acqua piovana per innaffiare, l’acqua di pioggia è quella più indicata per l’irrigazione, in quanto priva di cloro e calcare: utilizzandola, dunque, farai del bene alle tue tasche, ma anche alle tue piantine!
In base alle tue esigenze e possibilità, puoi decidere se installare un sistema di recupero destinato sia all’irrigazione sia all’alimentazione domestica, oppure un sistema finalizzato solo all’irrigazione. Se l’acqua ti serve solamente per innaffiare e non necessiti di quantità d’acqua notevoli, potrebbe essere sufficiente orientarti verso un serbatoio di recupero di dimensioni più piccole da posizionare fuori terra.
Una pompa autoadescante perfetta per l’irrigazione manuale e automatica, che consente di recuperare acqua da cisterne, serbatoi e pozzi, è ARGP Series 800X, modello provvisto di testata in acciaio inox, che occupa pochissimo spazio e che assicura elevate prestazioni.
A proposito di cura degli spazi verdi, hai già letto il nostro articolo su come tenere in ordine il giardino?
8 – Riutilizza l’acqua di cottura
Restando in tema di irrigazione, sapevi che l’acqua usata per bollire le verdure, anziché gettata, può essere adoperata per innaffiare le piante? Questa abitudine, però, richiede alcune accortezze: l’acqua, infatti, non deve contenere sale, inoltre deve essere utilizzata a temperatura ambiente e non bollente.
Un altro riciclo interessante è legato all’acqua di cottura della pasta: dato il suo potere sgrassante, infatti, può aiutarti a rimuovere le incrostazioni dalle stoviglie.
Come hai visto, sono numerosi i comportamenti quotidiani che permettono di limitare il consumo di acqua. In particolare, se decidiamo di recuperare l’acqua piovana per gli usi domestici o per l’irrigazione, un dispositivo come la pompa autoadescante è molto utile: scopri tutta la gamma di pompe autoadescanti AR Blue Clean!