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Pompa autoadescante: come funziona e come si usa questo pratico strumento per la casa e il giardino?

18 Luglio 2019

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Pompa autoadescante: come funziona e come si usa questo pratico strumento per la casa e il giardino?

Sei alla ricerca di uno strumento valido e funzionale per recuperare l’acqua dal pozzo e utilizzarla per l’irrigazione del giardinoo l’alimentazione di piccoli elettrodomestici? Forse ancora non lo sai, ma una pompa autoadescante può aiutarti in questo intento. Come funziona questa macchina e in cosa si distingue da una classica pompa? Per fare maggiore chiarezza e capire perché è lo strumento che fa al caso tuo, in questo articolo ne vedremo le caratteristiche, le applicazioni e i vantaggi.

Introduzione al mondo delle pompe: cosa sono e come si classificano

Prima di capire come funziona una pompa autoadescante, facciamo un piccolo passo indietro e vediamo meglio che cos’è una pompa. La pompa è uno strumento progettato per lo spostamento di liquidi e i due principali valori che ne determinano le performance sono la portata e la prevalenza: la portata indica il quantitativo d’acqua che la macchina è in grado di movimentare in un certo lasso di tempo; la prevalenza, invece, determina il dislivello massimo che il liquido può superare grazie alla potenza delle pompa. Le elettropompe – ovvero i modelli alimentati da un motore elettrico anziché a scoppio – possono essere sommerse o di superficie. Queste ultime si differenziano dalle prime in quanto non sono immerse nel liquido da prelevare, ma lo attingono tramite una condotta di aspirazione. A loro volta, le elettropompe di superficie possono essere distinte in due tipologie: centrifughe e centrifughe autoadescanti

 

Pompa centrifuga e pompa autoadescante: come funzionano e in cosa si differenziano

Partiamo subito col dire che le pompe autoadescanti a cui facciamo riferimento sono una categoria delle pompe centrifughe classiche, dalle quali si differenziano per la diversa modalità con cui avviene l’adescamento. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire, per prima cosa, il funzionamento di questi prodotti. Le pompe centrifughe – che rappresentano una delle tipologie più diffuse, anche se non l’unica esistente – movimentano l’acqua attraverso la forza centrifuga: tramite la bocca di aspirazione, quindi, il liquido entra all’interno della macchina, viene fatto roteare da una girante e spinto verso la mandata della pompa. 

Le pompe centrifughe di superficie possono essere installate sotto battente o sopra battente. Nel primo caso, si troveranno a un livello più basso rispetto al liquido da prelevare che, di conseguenza, confluirà senza difficoltà verso la pompa; nel secondo caso, invece, saranno posizionate su un livello più alto: per farle operare correttamente, dunque, servirà un adeguato adescamento. Il termine “autoadescante” può non essere immediatamente comprensibile se non si è del mestiere o non si ha mai avuto a che fare con apparecchi del genere, risolviamo dunque il “mistero” di questa parola. Una pompa si dice “adescata” quando la condotta di aspirazione e il corpo della pompa sono completamente pieni di liquido, con conseguente eliminazione dell’aria presente nel tubo di aspirazione all’avvio della macchina. Nelle pompe centrifughe classiche l’adescamento avviene manualmente: per far sì che la macchina possa lavorare, bisogna quindi riempire le tubazioni e il corpo della pompa con l’acqua. Nei modelli autoadescanti, invece, non è necessario intervenire con la procedura manuale, poiché sono in grado di adescarsi – cioè di riempirsi – autonomamente

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Il meccanismo di una pompa autoadescante

L’autoadescamento è la capacità di una pompa di aspirare l’aria presente nella condotta di aspirazione durante l’avvio. Ma come funziona concretamente una pompa autoadescante e come avviene questa procedura? Eccola spiegata in pochi passaggi: 

  • Innanzitutto, al primo avvio bisogna riempire d’acqua il corpo della pompa attraverso un’apposita apertura superiore;
  • Successivamente, dopo l’attivazione, la girante della pompa sviluppa una turbolenza che crea una forte depressione, in seguito alla quale l’aria che si trova nella condotta viene aspirata;
  • Dopo essersi miscelata con il liquido presente nel corpo della pompa, l’aria si separa da esso ed esce dal tubo di mandata; il liquido, essendo più pesante, ricade e torna a circolare;
  • Una volta eliminata tutta l’aria, la pompa si innesca e comincia a funzionare.

Vantaggi e applicazioni delle pompe autoadescanti

Ora che abbiamo capito come funziona una pompa autoadescante, vediamo meglio quali sono i suoi benefici e in che contesti può essere utilizzata. Rispetto a una classica pompa centrifuga questo prodotto prevede infatti: 

  • una maggiore semplicità e praticità di utilizzo, data dall’autoadescamento; 
  • una maggiore altezza di aspirazione, valore che indica la distanza fra la superficie dell’acqua e la bocca di aspirazione della pompa: le classiche pompe centrifughe sono in grado di aspirare il liquido da un’altezza massima di 5-6 metri, mentre nelle autoadescanti si può arrivare anche a 8 metri.

Ma quali sono gli ambiti di impiego delle pompe centrifughe autoadescanti? Queste macchine sono in grado di gestire diverse tipologie di liquidi e si prestano, pertanto, per essere usate in ambito domestico, agricolo, edile e industriale. Naturalmente, non tutti i modelli avranno le stesse applicazioni; per cui, quando si sceglie una pompa di questo genere, è necessario verificare per quale utilizzo e per quali liquidi è stata progettata. I modelli AR Blue Clean, ad esempio, sono perfetti per la casa: consentono infatti di prelevare acqua da pozzi, serbatoi e cisterne, e di utilizzarla per irrigare orti e giardini oppure per alimentare piccoli elettrodomestici, evitando così di consumare acqua potabile. 

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Se l’esigenza è invece quella di drenare locali allagati o di svuotare contenitori, come la piscina, allora le pompe più adatte sono quelle “sommerse”. Come dice il nome, queste pompe iniziano a funzionare una volta che vengono immerse nel liquido da drenare. Esistono svariate tipologie di pompe sommerse, ognuna studiata per un preciso impiego, e non tutte possono lavorare alla medesima profondità. Le pompe sommerse AR Blue Clean, ad esempio, sono ideali per rimuovere liquidi da cantine, garage, piscine, laghetti e – perché no – piccoli cantieri

Ora che hai capito come funziona una pompa autoadescante, puoi visitare la nostra selezione di pompe sommerse e di superficie: trovare l’articolo più adatto alle tue esigenze sarà più facile che mai!