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Muffa in casa: perché si forma e come liberarsene?

21 Settembre 2020

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Muffa in casa: perché si forma e come liberarsene?

Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con la muffa in casa! Probabilmente, almeno una volta nella vita, ognuno di noi ha avuto il “piacere” di conoscere questo ospite indesiderato, che ha la capacità di proliferare nei luoghi più disparati dell’abitazione. Eh sì: sebbene sia spesso associata alla pareti, la muffa può formarsi un po’ ovunque, ad esempio sui tessuti, fra le piastrelle, nel frigo e persino all’esterno. Capire come prevenirla e contrastarla è importante, perché la muffa, oltre a essere esteticamente sgradevole, può danneggiare i materiali e influire negativamente sulla nostra salute. 
Scopriamo da cosa è causata, come evitare che si formi e in che modo combatterla!

Muffa in casa: a cosa è dovuta?

Innanzitutto, che cosa sono esattamente le muffe? Le muffe sono dei funghi microscopici che, durante la crescita, producono delle spore che si disperdono nell’aria. Dopo essersi depositate sulle superfici della casa, cominciano a proliferare se ci sono le condizioni ospitali, ovvero un’elevata umidità e una scarsa ventilazione, principalmente. Devi sapere, inoltre, che ci sono diversi tipi di umidità e che ciascuna di esse genera una formazione di muffa differente. Scopriamole meglio!

L’umidità non è tutta uguale

La muffa in casa, oltre a essere brutta dal punto di vista estetico e a causare il deterioramento di oggetti e materiali, può incidere sulla salute delle persone provocando irritazioni agli occhi e alla pelle e allergie alle vie respiratorie. Per questo è molto importante capire come eliminarla. Se vogliamo risolvere il problema, però, prima di tutto è necessario sapere da quale tipo di umidità è causato. Vediamoli insieme:

  • Umidità di risalita. Come dice il nome, si tratta di un’umidità che risale dal terreno lungo le pareti dell’abitazione, trasportando i sali minerali nella muratura. È dovuta soprattutto al contatto diretto dell’edificio con il terreno e tra le principali conseguenze c’è la formazione di muffa sull’intonaco e il suo distacco dal muro. È un fenomeno diffuso, soprattutto, nelle case o nei locali che si trovano al piano terra, oppure nei seminterrati.
  • Umidità da infiltrazione. Questa può essere legata a molteplici motivazioni, dalla presenza di acqua nel terreno a contatto con le murature, infiltrazione provocata da una scarsa impermeabilizzazione, a dei guasti all’impianto idrico. 
  • Umidità da condensa. La formazione di umidità da condensa superficiale avviene quando il vapore acqueo entra in contatto con una superficie fredda e, per questo, condensa. Se la superficie raggiunge una temperatura inferiore al cosiddetto punto di rugiada (temperatura sotto la quale il vapore condensa), il vapore a contatto con essa passa allo stato liquido. Questo tipo di umidità è dovuta a diversi fattori come un ridotto isolamento termico dell’edificio, una scarsa aerazione, la presenza di ponti termici, ovvero una discontinuità dell’isolamento termico che causa dispersione di calore (ad esempio pareti esposte a nord, spigoli, serramenti). La quantità di vapore presente in casa è influenzato sia dalle attività fisiologiche, come sudorazione e respirazione, sia dalle attività domestiche come cucinare e farsi la doccia. Come puoi immaginare, questo tipo di umidità è molto frequente in un ambiente come il bagno.

Come contrastare l’umidità domestica

Come abbiamo visto, non tutte le situazioni sono uguali e pertanto richiedono rimedi differenti. In particolare, in presenza di umidità di risalita, è bene rivolgersi a dei professionisti che possano individuare la soluzione più adatta; così come in caso di umidità da infiltrazione è bene contattare degli esperti per risolvere il problema. 

Sull’umidità da condensa possiamo intervenire con alcuni accorgimenti quotidiani, ad esempio mantenendo un tasso di umidità relativa non superiore al 50% e aerando gli ambienti in modo adeguato. In alcuni casi, può essere necessario dotarsi di un impianto di ventilazione meccanica controllata, che favorisce il ricambio dell’aria negli ambienti, oppure di un deumidificatore. In altre situazioni, può essere opportuno investire su interventi che riguardano l’involucro dell’edificio per ridurre le dispersioni termiche.

Dai tessuti alle guarnizioni del frigo: rimedi contro la muffa in casa

Come eliminare la muffa quando si è formata? Se non si tratta di una delle circostanze che richiedono l’intervento di uno specialista e se la quantità di muffa è di lieve entità, possiamo provare a eliminarla da soli usando rimedi casalinghi o prodotti specifici. Se invece la muffa è piuttosto estesa e radicata, è bene affidarsi a delle ditte specializzate. 

Come anticipato, la muffa è più insidiosa di quanto si pensi, perché non si forma soltanto sulle pareti interne di casa, ma può svilupparsi anche altre altrove. 

Vediamo alcuni luoghi e superfici che possono essere intaccati da questo ospite sgradito e come fare per debellarlo:

  • Pareti interne. Le pareti interne, lo abbiamo detto, sono uno dei “rifugi” prediletti dalla muffa. Questa può essere trattata, per esempio, usando degli appositi prodotti antimuffa che si trovano in commercio, da utilizzare seguendo le precise indicazioni del produttore.
  • Bagno. Un ambiente della casa particolarmente soggetto a questo problema è il bagno, essendo un luogo molto umido. Tra gli accorgimenti da adottare per prevenire la formazione di muffa c’è anche quello di controllare periodicamente che i rubinetti non perdano e che non ci siano ristagni d’acqua. Vasca e doccia, inoltre, andrebbero asciugati bene dopo l’utilizzo, così come i tappeti, gli asciugamani e la tenda della doccia. Un rimedio naturale per pulire la muffa del bagno può essere l’aceto: per pavimenti e piastrelle puoi usarlo diluito, altrimenti adoperarlo direttamente sul WC, sullo scarico e sul soffione della doccia. 
  • Tessuti. La muffa ha intaccato i vestiti o la tappezzeria? Per prima cosa, porta il tessuto all’esterno e spazzola via la maggior quantità di muffa possibile. Se le istruzioni di lavaggio lo prevedono, puoi detergerlo usando candeggina al cloro e acqua calda e lasciarlo asciugare al sole. Se la candeggina al cloro non è un’opzione sicura, invece, puoi optare per la candeggina all’ossigeno (da evitare, però, sui capi più delicati come lana e seta). Tra i metodi naturali ti suggeriamo limone e sale: basta miscelare due cucchiai di sale con uno di succo di limone, applicarlo sulla macchia e strofinare a lungo, quindi risciacquare il tessuto e asciugarlo al sole. 
  • Guarnizione del frigo. Le guarnizioni del frigo andrebbero deterse frequentemente per prevenire la formazione di muffe. Se ti accorgi che le guarnizioni presentano tracce di muffa, puoi igienizzarle adoperando l’aceto. Anche la guarnizione in gomma del cestello della lavatrice può andare incontro a questo tipo di problema, per cui è importante pulirla periodicamente e asciugarla bene.
  • Superfici esterne. Le muffe non riguardano soltanto l’interno di casa, ma possono formarsi anche fuori, sia sui muri che sui pavimenti esterni. In questo caso, può venire in tuo aiuto la potenza dell’idropulitrice: la forza del getto d’acqua ad alta pressione, unita all’efficacia di prodotti specifici per debellare le muffe, ti permette di far risplendere l’outdoor in un battibaleno!

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