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Rupofobia: qual è il suo significato e come si manifesta la paura dello sporco?

27 Maggio 2020

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Rupofobia: qual è il suo significato e come si manifesta la paura dello sporco?

Tenere pulito lo spazio in cui si vive è importante per il benessere fisico e mentale. Non tutti, ovviamente, abbiamo lo stesso approccio alle pulizie: c’è chi dedica meno attenzione alle faccende domestiche (talvolta, anche per mancanza di tempo) e chi, invece, è più metodico e preciso, e non si lascia sfuggire nemmeno un capello! Se un’eccessiva trascuratezza della casa non è certo positiva, non lo è nemmeno l’estremo opposto. Una cura ossessiva dell’igiene dell’abitazione, infatti, potrebbe derivare da un disturbo chiamato “rupofobia”, ovvero la paura dello sporco. Se non sai di cosa si tratta e sei curioso di conoscerne il significato, ne parliamo meglio in questo articolo.

Rupofobia: qual è il significato di questa parola? 

Qual è il significato di “rupofobia”? La rupofobia è un disturbo psicologico caratterizzato da una paura irrazionale nei confronti dello sporco. Le persone che ne sono affette temono il contatto con oggetti ritenuti sporchi e possono mettere in atto una serie di comportamenti “rituali” che servono a placare le loro ansie. Chi soffre di rupofobia tende a vivere in uno stato di allerta continua, in quanto le potenziali fonti di sporco possono essere ovunque, anche se, generalmente, ogni persona ha delle situazioni che teme più di altre. Come si manifesta la rupofobia? Scopriamolo insieme.

Rupofobia: i comportamenti tipici di chi è ossessionato dallo sporco

Ora che abbiamo visto il significato di questa parola, cerchiamo di capire meglio come si riconosce la rupofobia. Questo disturbo può presentarsi in forme più lievi o gravi. 
Nelle forme più gravi, in genere, si accompagna a comportamenti compulsivi messi in pratica per evitare il contatto con lo sporco. Queste azioni tendono a influenzare la quotidianità: possono occupare gran parte del tempo libero e ripercuotersi negativamente sulla vita di tutti i giorni e sul lavoro, condizionando anche scelte e decisioni (ad esempio la possibilità di ospitare qualcuno in casa). La rupofobia, di conseguenza, può avere delle ricadute anche sulle relazioni interpersonali.

Dall’ossessione della pulizia all’evitamento dello sporco

I comportamenti ripetitivi a cui facevamo riferimento riguardano azioni come pulire, lavare, disinfettare allo scopo di neutralizzare sporco e germi, e placare le proprie ansie. 
L’ossessione della pulizia può riguardare sia sé stessi sia l’ambiente circostante: da una parte, quindi, può esserci un’attenzione maggiore del normale all’igiene della casa, così come agli oggetti di uso quotidiano, e dall’altra la tendenza a lavarsi di continuo le mani, per esempio (per questo la rupofobia viene chiamata anche “sindrome di Pilato”). Tale comportamento, precisiamo, non va confuso con la giustificata attenzione all’igiene che siamo chiamati ad avere in questo particolare periodo, a causa del Coronavirus, dove un gesto come il lavaggio delle mani, per esempio, (oltre ad essere una pratica importante sempre) gioca un ruolo cruciale nella riduzione del rischio di contagio.

Ai “rituali” descritti, inoltre, può aggiungersi l’evitamento vero e proprio delle situazioni che espongono al contatto con ciò che viene considerato sporco, senza contare che i familiari stessi possono essere costretti ad adeguarsi a tali comportamenti. Nei casi più gravi, dunque, la rupofobia può avere delle notevoli conseguenze sulla vita quotidiana, ma può essere anche affrontata grazie all’intervento di uno specialista che sappia guidare la persona attraverso un percorso appropriato di psicoterapia. 

Disturbi psicologici a parte, non tutti abbiamo lo stesso approccio alle pulizie di casa, come dicevamo all’inizio dell’articolo. C’è chi ama l’ordine e la precisione, ad esempio, e chi tende ad avere una casa più disordinata. C’è chi ha l’abitudine di conservare tutto, senza buttare via niente, e chi invece si dedica, ogni tanto, alla pratica del decluttering, che consente di liberare spazio e di disfarsi degli oggetti che non si usano più… D’altronde, come dice il proverbio? Il mondo è bello perché è vario! 

Che tu sia più o meno “incline” alle faccende domestiche, sai che potresti trarre ispirazione dai cleaning influencer, le star del web delle pulizie? Se non li conosci abbiamo preparato un articolo proprio per te: scopri i “7 famosi guru del pulito” da cui prendere spunto per una casa splendente!