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Come pulire argento, oro, rame e ottone: i rimedi per ogni materiale

27 Ottobre 2022

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Come pulire argento, oro, rame e ottone: i rimedi per ogni materiale

Se in casa hai degli oggetti in argento, come vassoi, vasi e posate, oppure possiedi dei gioielli in questo materiale, come anelli e collane, avrai notato che, con il tempo, tendono spesso a inscurirsi e a perdere brillantezza. Come fare in questi casi? Esistono dei rimedi, anche naturali, per pulire l’argento annerito? La buona notizia è che le soluzioni esistono e in questo articolo scopriremo le principali: vedremo non solo come lucidare l’argento, ma anche come rimettere a nuovo altri metalli come il rame, l’ottone e l’oro bianco.

Perché l’argento annerisce?

Le superfici in argento possono annerire a causa dell’ossidazione. Si tratta di un processo che avviene in maniera graduale e che viene causato, di solito, dal contatto con l’ossigeno e lo zolfo. Come vedremo, ci sono particolari condizioni che possono favorire questo fenomeno e che, proprio per questo, andrebbero evitate per mantenere l’argento in buone condizioni più a lungo. Prima di sapere come prevenire l’annerimento, però, capiamo insieme come pulire questo metallo, sia che si tratti di posate, elementi di arredo o gioielli. Chiaramente, in caso di oggetti di particolare valore, antichi e preziosi, ti consigliamo di rivolgerti direttamente a un esperto per ripristinarli nel modo migliore.

Come pulire l’argento annerito?

Se l’argento si è ossidato, per riportarlo al suo splendore possiamo optare per delle soluzioni specifiche. In commercio, infatti, sono disponibili diversi prodotti pensati appositamente per questa evenienza, da usare secondo le istruzioni. 

Esistono, però, anche dei rimedi naturali e casalinghi: eccone alcuni.

Detergere l’argento con acqua e sapone

Quando l’annerimento è molto leggero, può essere sufficiente lavare l’oggetto o il gioiello in questione con poco sapone diluito in una tazza di acqua calda, da distribuire con un panno non abrasivo, pratica che può essere utile anche per la manutenzione ordinaria. 

In genere, gli specialisti consigliano panni specifici per i metalli, oppure in microfibra, perché altri tessuti o fazzoletti di carta potrebbero causare dei graffi. Per pulire l’argento basta imbevere il panno nella miscela e passarlo sulla superficie con un movimento che va avanti e indietro: rispetto ai movimenti circolari, infatti, questo riduce il rischio di graffi. Inoltre, è meglio non agire con troppa forza

pulizia gioielli

Pulire l’argento con il bicarbonato

Il bicarbonato viene usato in vari modi per lucidare l’argento. Uno di questi prevede di:

  1. scaldare un quantitativo d’acqua che sia sufficiente per coprire gli oggetti che devi pulire;
  2. aggiungere all’acqua il bicarbonato (ne servono 50 grammi per ogni litro);
  3. quando l’acqua si è raffreddata, immergere gli oggetti al suo interno e lasciarli in ammollo per circa 2 ore per far sì che la soluzione agisca sull’annerimento.

Un’altra procedura consiste nel realizzare una pasta con acqua e bicarbonato e impiegarla per strofinare posate e vassoi, utilizzando un panno morbido, oppure per ripristinare la bellezza di gioielli in argento. Se questi sono composti anche da altri elementi, infatti, potremmo preferire non immergerli nella soluzione con bicarbonato per non intaccare queste parti. In ogni caso, in presenza di pietre preziose, consigliamo comunque di fare molta attenzione e di chiedere preventivamente consiglio a un esperto per non rischiare di danneggiarle. Dopo l’operazione, gli oggetti andranno sciacquati e asciugati con cura.

Sapevi che il bicarbonato può essere un ottimo alleato anche per le pulizie domestiche? Puoi provarlo, ad esempio, per igienizzare i materassi, pulire la lavastoviglie, ma anche per detergere il forno.

Lucidare l’argento con sale, bicarbonato e carta stagnola

Un altro sistema richiede di coprire il fondo di una pentola abbastanza ampia con della carta stagnola, di versarci dell’acqua calda e di sciogliere al suo interno del sale e del bicarbonato (serve un cucchiaino dell’uno e dell’altro per ogni litro di acqua).

A questo punto, non resta che immergere gli oggetti in argento in questa miscela, lasciandoli per qualche minuto. Infine, dovrai sciacquarli e asciugarli per bene.

Anche in questo caso, tuttavia, se l’oggetto presenta delle pietre preziose, o non si è sicuri della sua reazione a contatto con il composto, è meglio chiedere prima consiglio a un professionista rispetto al metodo da utilizzare, perché questo potrebbe non essere il più adatto.

La pulizia dell’argento con l’aceto bianco

L’aceto è un altro possibile rimedio per lucidare l’argento annerito. Per usarlo dovremo:

  1. versare circa 3 cucchiai di aceto bianco in un litro di acqua calda;
  2. immergere gli oggetti nella soluzione e attendere dai 15 ai 30 minuti circa;
  3. estrarre gli oggetti e sciacquarli con acqua e sapone, per poi asciugarli.

Come evitare che l’argento annerisca

Come anticipato, esistono delle accortezze per mantenere l’argento al meglio ed evitare che si ossidi facilmente. Per prima cosa, è importante lavare subito l’argenteria dopo che l’abbiamo usata, con acqua calda e sapone, risciacquandola e asciugandola immediatamente. In genere, il servizio d’argento andrebbe deterso a mano, evitando la lavastoviglie. Anche gli oggetti che teniamo in esposizione, ad esempio vasi e soprammobili, necessitano di un’attenzione costante: in particolare, bisognerebbe spolverarli ogni giorno e lavarli circa una volta a settimana. 

Come conservare l’argento?

Gli oggetti in argento andrebbero conservati in un luogo asciutto e non troppo caldo, lontano da fonti di umidità. Inoltre:

  • è importante tenere al riparo dall’aria gli oggetti che decidiamo di non esporre, avvolgendoli in un panno morbido o mettendoli in sacchetti di stoffa: le posate d’argento, ad esempio, possono essere conservate in apposite custodie;
  • è bene non chiudere le custodie con elastici perché possono lasciare dei segni su questo metallo;
  • per evitare l’umidità, si può valutare di inserire dei gessetti nel cassetto in cui è posizionato l’argento.

Come pulire il rame: alcuni consigli utili

Oltre all’argento, può essere utile sapere come prendersi cura di altri metalli che spesso ritroviamo nelle nostre case. Uno di questi è il rame. Molte persone, ad esempio, tengono in esposizione in casa degli oggetti di questo materiale, come vecchie pentole appese alle pareti, che contribuiscono a dare all’ambiente un aspetto rustico e accogliente. 

Tuttavia, con il passare del tempo, questo metallo può inscurirsi rendendo necessario un intervento che ne ripristini la bellezza. 

Dunque, come lucidare la superficie di un vecchio oggetto in rame? Anche in questo caso ci si può affidare a prodotti specifici che si trovano in commercio, oppure provare con soluzioni “fai da te”. Una di queste è a base di sale e aceto. Vediamo come metterla in pratica:

  1. realizza una miscela di sale fino e aceto, e versala sul rame da trattare;
  2. strofina il composto sulla superficie usando un panno morbido, finché non raggiungi il livello di lucentezza desiderato;
  3. terminata questa operazione, sciacqua bene l’oggetto e asciugalo con cura.

Pulire le grondaie in rame

Talvolta, il rame può trovarsi anche in alcuni componenti all’esterno della casa, per esempio le grondaie. La pulizia delle grondaie è un lavoro che andrebbe svolto periodicamente, e che in certi casi possiamo fare in modo autonomo, se le condizioni lo consentono e possiamo lavorare in piena sicurezza. 

kit sturatubi

 

Per questa operazione potremmo avvalerci anche di un’idropulitrice, strumento perfetto per la cura degli spazi outdoor. Le idropulitrici AR Blue Clean, in particolare, possono sia aiutarci a liberare un eventuale pluviale intasato – in abbinamento a strumenti appositi, come il kit sturatubi – sia a risciacquare la superficie esterna della grondaia, dopo averla pulita con soluzioni adatte a lucidarla.

 

Come lucidare l’ottone?

La tua necessità è lucidare un oggetto in ottone? Anche in questo caso, oltre ai prodotti appositi presenti sul mercato, puoi tentare con soluzioni naturali, tenendo sempre conto del fatto che è bene evitare strumenti abrasivi che possano rigare il metallo. 

Una prima tecnica consiste nell’immergere l’elemento da pulire in una bacinella contenente una miscela di acqua e sapone di Marsiglia, lasciandolo per circa 10 minuti, per poi risciacquare bene e asciugare. Anche l’olio di lino viene spesso consigliato per lucidare l’ottone. 

Un altro rimedio possibile – da effettuare dopo aver lavato l’oggetto in acqua saponata molto calda – prevede l’impiego di una fetta di limone passata nel sale fino. La fetta va sfregata sul metallo, usandola proprio come se fosse un panno o una spugnetta. È consigliabile, in questa fase, non esercitare troppa forza per non causare graffi.

Se invece abbiamo a che fare con dell’ottone verniciato, gli esperti suggeriscono di limitarsi a togliere la polvere dalla superficie, e di lavarlo ogni tanto con acqua e sapone neutro, per poi asciugarlo.

pulire ottone

Come detto in precedenza, comunque, se siamo di fronte a un oggetto di pregio, antico o abbiamo timore di danneggiarlo lucidandolo da soli, la scelta migliore è rivolgersi a un professionista.

Oro bianco ingiallito: come si pulisce?

Arriviamo all’ultimo metallo di cui vogliamo parlarvi in questo articolo: l’oro bianco. Non è raro, infatti, accorgersi che, con il tempo, un gioiello in oro bianco tende a diventare più giallo di com’era in origine. Questo accade perché l’oro bianco viene rivestito da uno strato di rodio, un metallo prezioso che gli conferisce il colore chiaro, e che la normale usura intacca, facendo così emergere il giallo. In questo caso, per eliminare l’ingiallimento, è necessario sottoporre il gioiello a una nuova rodiatura in gioielleria.

Questo non significa, però, che non possiamo fare nulla per mantenere l’oro bianco più brillante a lungo. Sebbene questo ingiallimento sia un fenomeno inevitabile, infatti, possiamo adottare alcune accortezze che aiutano a rallentarlo, ad esempio:

  • non usare tessuti o prodotti abrasivi per pulire e lucidare l’oro;
  • ogni tanto, oltre alla lucidatura, lavarlo con acqua e sapone, immergendo il gioiello in una bacinella, per poi sciacquarlo e asciugarlo con un panno in camoscio;
  • per il lavaggio, utilizzare anche un pennellino per raggiungere gli angoli più difficili, l’importante è che abbia le setole molto morbide;
  • proteggere l’oro bianco da solventi e detergenti.

Per qualsiasi dubbio sulla manutenzione ordinaria, comunque, è bene chiedere consiglio a un gioielliere, in quanto saprà fornirci tutte le istruzioni del caso. 

Dall’argento all’oro bianco, passando per il rame e l’ottone, ogni metallo richiede quindi specifiche accortezze per essere pulito e lucidato a dovere. Questo vale anche per altri materiali, naturalmente: per questo, prima di tuffarci in una sessione di pulizie domestiche, dobbiamo essere certi di conoscere le caratteristiche delle superfici che andremo a detergere e di avere a disposizione gli strumenti e i prodotti più idonei. 

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