Umidità in casa: da cosa è causata, come prevenirla e come risolvere il problema
29 Marzo 2023
L’umidità in casa, purtroppo, è un problema che affligge molte persone. Spesso il segnale più evidente è rappresentato dalla formazione di muffa sui muri o su altre superfici, un campanello d’allarme che ci fa capire che il tasso di umidità è un po’ troppo elevato. Le attività quotidiane, come lavarsi e cucinare, tendono a produrre vapore acqueo: questo, in determinate circostanze, può creare condensa che contribuisce alla formazione di muffe, per cui è fondamentale sapere come evitare questa situazione attraverso gli accorgimenti e gli strumenti adatti. L’umidità può essere dovuta anche ad altre ragioni, come le infiltrazioni nei muri o la risalita di acqua nelle pareti. Scopriamo dunque le possibili cause dell’umidità e cosa fare per liberarsene.
Umidità in casa: qual è il tasso ottimale?
Secondo il Ministero della Salute, il livello di umidità in casa dovrebbe essere compreso tra il 40-50% durante l’inverno, a fronte di una temperatura di 19-22°C, e tra il 50-60% durante l’estate, a fronte di una temperatura di 24-26°C. Oltre queste percentuali, infatti, rischiano di formarsi condense e muffe: queste ultime non sono solo problematiche a livello estetico – concorderai con noi che avere i muri coperti di chiazze nere e verdognole non è un bello spettacolo! – ma possono anche influire negativamente sulla salute.
Tuttavia, se tassi troppo elevati non sono indicati, nemmeno livelli troppo bassi vanno bene perché l’aria sarebbe troppo secca: una condizione che può portare a problematiche come infiammazioni alle vie respiratorie e secchezza cutanea, per esempio. Come capire, dunque, se la nostra casa è troppo umida?
Come capire se la casa è troppo umida?
Il primo sintomo per riconoscere l’eccessiva umidità è l’odore di muffa: se l’abitazione è nuova, potrebbe essere passeggero e sparire in qualche giorno con la completa asciugatura dei materiali; diversamente, è un campanello d’allarme da non sottovalutare. Gli altri segnali di un ambiente troppo umido sono visibili a occhio nudo: questo problema potrebbe provocare delle macchie di bagnato sui muri o potrebbe causare lo sbriciolamento dell’intonaco. Un altro sintomo da tenere d’occhio è il frequente appannaggio dei vetri: la formazione di condensa, data da uno scarso ricircolo dell’aria, è anch’essa segnale di un’eccessiva umidità.
Come misurare l’umidità in casa
Per avere certezze riguardo al tasso effettivo di umidità in casa, l’ideale è procurarsi un igrometro, uno strumento facilmente reperibile capace di rilevare il grado di umidità presente negli ambienti: grazie ad esso avrai modo di tenere costantemente sotto controllo questo valore e, qualora non corrispondesse a quello ottimale, potrai agire di conseguenza.
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Quali sono le cause dell’umidità?
L’umidità può essere provocata da molteplici fattori, anche se, in gran parte dei casi, si tratta di umidità da condensa. Ma procediamo per gradi. Come abbiamo visto nell’approfondimento dedicato ai rimedi contro la muffa in casa, esistono diversi tipi di umidità.
Umidità di risalita e da infiltrazione
Talvolta, la presenza di umidità nelle pareti è dovuta a infiltrazioni d’acqua, causate, ad esempio, dalla presenza di tubazioni rotte, oppure è dovuta all’umidità di risalita, chiamata così perché consiste nella risalita, all’interno dei muri, dell’acqua presente nel terreno: questa circostanza tende a verificarsi nelle abitazioni e negli ambienti situati al piano terra, di solito porta alla formazione di muffa nella parte bassa della parete e allo sbriciolamento dell’intonaco.
C’è poi un’altra tipologia di umidità, definita “di costruzione”, che è determinata dall’acqua trattenuta dai materiali usati per la fabbricazione dell’edificio: in questo caso, le macchie di umido sui muri sono indotte dall’evaporazione dell’acqua residua.
Umidità da condensa
Sebbene le cause dell’umidità possano essere varie, la maggior parte delle volte si tratta della cosiddetta umidità da condensa. Essa si verifica quando in casa si sviluppa un tasso di umidità elevato e il vapore acqueo, depositandosi sulle superfici fredde, condensa. Tra queste ci sono i ponti termici, ossia quelle parti di una struttura che presentano caratteristiche termiche diverse rispetto alle aree circostanti: per tale ragione, i punti maggiormente coinvolti dalla condensa sono gli angoli del soffitto, del pavimento o i muri perimetrali.
L’umidità si forma anche sugli specchi, i vetri delle finestre e gli infissi in metallo. A tal proposito, la condensa sulle finestre andrebbe sempre asciugata per evitare che si accumuli sul telaio e che possa rovinarlo.
Naturalmente, le stanze più interessate sono il bagno e la cucina, per via delle attività svolte. Allo stesso tempo, abitudini come asciugare i panni dentro casa tendono a peggiorare la situazione.
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Umidità in casa: cosa fare per ridurla?
Come avrai intuito, la causa dell’umidità può essere più o meno grave e richiedere, dunque, soluzioni differenti: in caso di risalita o infiltrazione dovremo agire in un modo (ovviamente chiamando dei professionisti), mentre in caso di condensa serviranno altre soluzioni. In ogni caso, se hai dei dubbi sull’origine del problema e vuoi conoscere le tecniche più adatte per risolverlo, chiedi consiglio a un tecnico specializzato: si tratta della strada più sicura per non commettere errori!
Trattandosi dell’ipotesi più comune, in questo articolo abbiamo deciso di concentrarci sull’umidità da condensa e illustrarti alcuni suggerimenti per evitarla ed eliminarla. In particolare è importante cercare di:
- diminuire il tasso di umidità in casa;
- areare gli ambienti;
- aumentare adeguatamente il riscaldamento.
In certe situazioni, potrebbe anche rendersi necessario intervenire sull’involucro edilizio per isolarlo termicamente, agendo dunque sul problema dei ponti termici e rendendo la struttura più efficiente a livello energetico. Ma vediamo ora quali sono le principali soluzioni per ridurre l’umidità da condensa, focalizzandoci anche sull’efficacia di alcuni dei “rimedi della nonna” più frequenti. Le piante assorbi-umidità, ad esempio, possono essere la soluzione per problemi di questo tipo?
Piante che assorbono l’umidità: quali sono?
Ci sono alcune piante da interno, infatti, che sono note per le loro proprietà filtranti e deumidificanti, adatte ad esempio ad essere posizionate in bagno e in ambienti umidi.
Arricchire l’ambiente con alcune piante ti permetterà di sperimentare alcuni dei benefici del giardinaggio, e con i nostri rimedi per innaffiare le piante in vacanza potrai goderti le ferie senza l’ansia di trovarle assetate al tuo ritorno. Ecco alcune tra le piante che assorbono l’umidità più indicate da tenere in casa:
- Aloe vera;
- Bambù;
- Orchidea;
- Filodendro;
- Felce;
- Sansevieria trifasciata;
- Photos;
- Edera.
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Ma veniamo al dunque: le piante assorbi umidità sono una soluzione efficace per risolvere il problema? Sebbene piacevoli da vedere e da curare, le piante non possono essere considerate una soluzione efficace per risolvere i problemi di muffa e umidità “alla radice”, e nemmeno per purificare l’aria: tuttavia arricchire l’ambiente domestico di piante anti umidità può essere utile a livello preventivo, ma soltanto se questa azione viene accompagnata da altri accorgimenti. Quindi, vedremo ora quali sono le corrette abitudini da intraprendere per ridurre l’umidità in casa e, dato che abbiamo parlato di bagno, sai già come rimuovere il calcare in modo efficace?
Ridurre l’umidità con le corrette abitudini
Innanzitutto, per diminuire il livello di umidità, dobbiamo mettere in pratica alcuni accorgimenti. Sicuramente, ad esempio, non è consigliabile lasciare dei vestiti ad asciugare in ambienti chiusi e non ventilati per tanto tempo: se devi farlo perché non hai alternative, assicurati che la stanza sia ben ventilata e che abbia le porte chiuse alle altre parti della casa.
Un altro comportamento corretto? Non tenere le porte del bagno e della cucina aperte mentre fai la doccia o cucini, e lasciare, se possibile, dei coperchi sulle pentole e le padelle mentre sono sul fuoco: in questo modo eviterai che esca troppo vapore.
Tuttavia, senza dubbio, il suggerimento più importante è l’aerazione: ci sarà un motivo se, sin da bambini, la mamma ci esortava ad aprire le finestre della stanza appena svegli! Ventilare l’abitazione, infatti, è una delle pratiche più importanti per ridurre l’umidità, tant’è che l’abbiamo inserita tra le faccende domestiche quotidiane nel nostro planning delle pulizie. Allo stesso tempo, per evitare condense, bisogna anche assicurarsi di mantenere gli ambienti adeguatamente riscaldati.
Strumenti e soluzioni per dire addio all’umidità in casa
Se nonostante queste abitudini l’umidità da condensa continua a imperversare e non sai cosa fare per eliminarla, potresti pensare di migliorare la ventilazione in casa attraverso un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC). Questa installazione, infatti, consigliabile soprattutto quando l’edificio viene isolato termicamente (cappotto termico), garantisce i giusti ricambi d’aria negli ambienti.
Anche l’installazione di apposite ventole in bagno può aiutare a espellere l’umidità che si forma mentre facciamo il bagno o la doccia (oltre a eliminare i cattivi odori, che non fa mai male!). L’alternativa, ovviamente, è aprire la finestra per far uscire il vapore. Allo stesso modo, quando cuciniamo e le padelle ne sprigionano parecchio, è bene azionare la cappa della cucina.
Tra gli strumenti che ci aiutano a dire addio all’umidità in casa ci sono, inoltre, i deumidificatori: questi possono essere di varie tipologie, ad esempio fissi o mobili e con diverse meccaniche di funzionamento, da scegliere a seconda delle proprie esigenze. Il deumidificatore può essere molto utile anche dopo aver asciugato un pavimento in seguito a un allagamento, al fine di ridurre l’umidità accumulata nell’ambiente.
Durante l’estate, poi, possiamo affidarci a un climatizzatore che, oltre a raffrescare, deumidifica l’aria. In ogni caso, anche in presenza di soluzioni di questo tipo, dovremo seguire gli accorgimenti descritti sopra, in primis l’aerazione.
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Come anticipato, per risolvere il problema in modo più radicale, talvolta potrebbe essere necessario un intervento di ristrutturazione che isoli termicamente la struttura. Naturalmente, si tratta di un’opzione più invasiva e importante, anche a livello economico.
Come realizzare degli assorbi-umidità fai da te
Prima di vagliare strade più impegnative vorresti tentare con dei rimedi “fai da te”? In questo caso, potresti provare con il sale. Specifichiamo che, trattandosi di una soluzione casalinga, il sale non ha certo la capacità di risolvere il problema dell’umidità alla radice; tuttavia, può aiutarci a ridurla. Ecco come realizzare un deumidificatore con il sale grosso:
- Per prima cosa, prendi una bottiglia di plastica vuota e tagliala a metà.
- Assicurati che la plastica sia perfettamente asciutta: se così non fosse, asciugala bene.
- A questo punto, effettua dei piccoli fori sul tappo, usando un cacciavite a stella o un punteruolo.
- Successivamente, inserisci la parte della bottiglia con il tappo a testa in giù all’interno dell’altra metà tagliata della bottiglia, creando una sorta di clessidra.
- Metti del sale grosso dentro alla parte di bottiglia rovesciata: in questo modo il sale assorbirà l’umidità; l’acqua, attraverso i fori sul tappo, cadrà nella parte inferiore del contenitore.
- Il tuo deumidificatore è pronto: non ti resta che posizionarlo dove preferisci! Solo un’ultima dritta: ricorda di sostituire il sale quando risulta umido al tatto (puoi lasciarlo asciugare e riutilizzarlo una volta asciutto).
Con questo sistema, puoi anche realizzare dei sacchettini anti umidità fai da te adatti per armadi e cassetti: basta dotarsi di piccoli sacchetti di stoffa richiudibili o di alcuni scampoli di tessuto, da riempire con il sale grosso e chiudere con nastri o elastici.
Sapere come ridurre l’umidità in casa è fondamentale per mantenere l’ambiente domestico più sano e confortevole, così come sapere come svolgere correttamente le pulizie, soprattutto quando si soffre di allergie oppure si hanno degli amici pelosi.
In entrambi i casi, oltre ad arieggiare correttamente l’ambiente, è bene passare frequentemente l’aspiratore: un modello come AR Blue Clean 31 Series 3170 è l’ideale per eliminare lo sporco superficiale dagli spazi domestici. I suoi soli 5,7 chilogrammi di peso, inoltre, fanno sì che questo bidoncino aspiratutto sia leggero e maneggevole.
Inoltre, la vasta gamma di accessori in dotazione, tra cui la bocchetta per fessure, la spazzola per pavimenti secco/umido e la spazzola per la pulizia di tappeti e poltrone lo rendono lo strumento ideale per eliminare lo sporco da diverse superfici. E questo è solo l’inizio: scopri tutti i nostri suggerimenti per igienizzare la casa se ci sono degli animali e per avere un’abitazione a prova di allergie!
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