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Come togliere il silicone facilmente

7 Settembre 2023

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Come togliere il silicone facilmente

In casa siamo abituati a vedere il silicone ovunque: si tratta, infatti, del sigillante per eccellenza che protegge da acqua e umidità i lavelli, sanitari, docce, serramenti, grondaie e vetri. Con il passare del tempo, però, bisogna intervenire per rimuoverlo e applicarne di nuovo, come quando si annerisce di muffa e diventa decisamente antiestetico. E, diciamocelo: quando si applica una nuova striscia di silicone, anche per le mani più esperte è quasi impossibile non farlo uscire dai bordi. Ma nessun problema: in questo articolo ti forniremo dei suggerimenti utili per togliere il silicone, sia fresco che indurito, da tutte le superfici.

 

Silicone neutro, acetico e acrilico: la differenza e quale scegliere

Esistono in commercio tanti tipi di silicone, ma i più utilizzati in ambito domestico sono principalmente tre: il silicone acetico, il silicone neutro e il silicone acrilico. Molto versatili e solitamente più economici degli altri tipi, i siliconi acetici sono l’ideale per il fai da te in casa: possono infatti essere adoperati sia in bagno che in cucina per sigillare docce, sanitari e vasche da bagno, ma anche per i lavori quotidiani di bricolage, come costruire cucce per cani e gatti. Il silicone acrilico invece, è ottimo per sigillare gli infissi e impedire l’entrata di acqua e spifferi da porte e finestre, per chiudere fessure e crepe presenti nella muratura e – in generale – per tutti i lavori di restauro e di recupero edilizio. Il silicone neutro, invece, è indicato per incollare e sigillare le superfici più delicate senza rovinarle, come il legno, il PVC, i vetri e gli specchi, ma anche per rivestire la piscina fuori terra.

Non sarà difficile, quindi, trovare delle macchie di silicone da eliminare quando ci accingiamo a pulire i pavimenti dopo una ristrutturazione o a svolgere le pulizie di fine cantiere. Ora che ne conosciamo le diverse tipologie, vediamo come rimuovere il silicone in modo efficace.

 

Silicone fresco o secco? Ecco come rimuoverlo

La tecnica di rimozione varia a seconda della consistenza: rimuovere il silicone ancora sciolto implica metodi e strumenti diversi dall’asportazione del silicone indurito.

Se il silicone da asportare è secco, vedremo che la sua eliminazione deve passare necessariamente attraverso due fasi: meccanica e chimica.

Se invece il sigillante non è ancora secco ed è stato applicato su una superficie non porosa, è possibile rimuoverlo fai da te utilizzando un panno asciutto e dell’acquaragia. In alternativa, puoi utilizzare dei prodotti studiati appositamente per questo scopo che ti permetteranno di tutelare le superfici. Perché ebbene sì… non tutte le superfici vanno trattate allo stesso modo! Scopriamo allora come togliere il silicone a seconda del materiale che abbiamo di fronte.

 

come togliere il silicone dal vetro

Crediti immagine: DUO Studio/Shutterstock.com

 

Come togliere il silicone dal vetro

Il silicone sul vetro rischia di essere causa di aloni e macchie antiestetiche. Rimuoverlo richiede pazienza e delicatezza: il rischio è quello di rovinare irrimediabilmente la superficie lasciando graffi. Per togliere il silicone dal vetro è necessario intervenire prima a livello meccanico: procurati una lametta, un coltellino o un raschietto, tanta pazienza e comincia a grattare via il sigillante, procedendo lentamente.

Svolta questa operazione, rimarranno quasi sicuramente dei residui più ostinati: non insistere con il raschietto o lascerai un bel graffio. Arrivati a questo punto, è necessario applicare un prodotto professionale, cioè un solvente che possa sciogliere il silicone. Dopo averlo lasciato in posa per il tempo indicato sull’etichetta, potrai utilizzare nuovamente la spatola e raccogliere i residui con uno straccio o con un aspiratore. Dopo che il grosso del silicone è stato rimosso, infatti, sarà necessario pulire a fondo tutta la zona interessata, eliminando tutti i residui. Per questa operazione puoi farti aiutare da un aspiratore per piccole superfici, come AR Blue Clean 31 Series 3170: uno strumento pratico, potente ed estremamente versatile. I suoi 5,7 chilogrammi di peso e le dimensioni ridotte lo rendono l’aspiratore più leggero di tutta la gamma: perfetto da sfoderare in tutti quei momenti in cui è necessario agire tempestivamente per rimuovere polvere o sporco grossolano, ti tornerà utile anche per la pulizia finale dei residui di silicone a fine lavori.

Se invece saranno rimaste delle leggere macchie puoi impiegare alcool denaturato o acetone, dei rimedi fai da te perfetti anche per pulire i vetri senza lasciare aloni.

 

 

Come togliere il silicone dalle piastrelle

Passiamo ora a come togliere il silicone dalle piastrelle! Per operare su questo tipo di materiale, devi prima di tutto assicurarti di aver pulito perfettamente la zona da trattare. Anche in questo caso, lametta e spatola saranno indispensabili: se il silicone è molto indurito puoi ammorbidirlo con una pistola termica regolata al minimo, dopodiché procedi tagliandolo lungo i bordi e poi rimuovi la striscia tirandola via con le mani. Il gioco è fatto!

Prima di procedere con una nuova applicazione di sigillante, ricordati di utilizzare un prodotto antimuffa per eliminare ogni traccia. A proposito, ti stai chiedendo perché si forma la muffa in casa? Scopri come eliminare la muffa dai muri interni ed esterni.

 

Come togliere il silicone dalle mani

Ogni amante del fai da te e del bricolage avrà provato la sgradevole sensazione di ritrovarsi con le mani appiccicate da questo prodotto. Come rimuovere il silicone dalle mani? Niente panico, eliminarlo è più semplice di quel che pensi: se il silicone è ancora fresco ti basterà strofinare le mani con della semplice carta assorbente e poi lavarle con acqua calda e sapone, aiutandoti – se necessario – anche con una spugna. Se invece il silicone sulla pelle è indurito, puoi ricorrere a soluzioni casalinghe come l’acetone puro e l’acquaragia, da applicare con una salvietta umida: questi solventi aiuteranno a rimuovere il prodotto e gli eventuali residui.

 

Come togliere il silicone dalla doccia e dai sanitari

Abbiamo visto come sia necessario applicare questo sigillante nel box doccia e sui sanitari per evitare infiltrazioni d’acqua (…e dunque per rimanere in buoni rapporti col vicino di sotto!). Con il tempo, l’umidità farà sì che il silicone perda di efficacia e che le strisce si anneriscano: significa che è ora di darsi da fare per sostituirlo.

La prima operazione da eseguire è asportare il vecchio silicone con un taglierino o un raschietto: se è troppo duro, il segreto è quello di ammorbidirlo utilizzando un phon impostato al massimo del calore, oppure spruzzando dell’acqua calda o ancora applicando delle pezze bagnate per qualche giorno. Questo step ti permetterà di non graffiare la superficie del box doccia. Rimosso tutto il silicone, non ti rimarrà che passare con un apposito prodotto rimuovi-silicone, che aiuterà a sciogliere i residui rimasti, e applicare uno spray antimuffa, consigliato soprattutto se si hanno problemi di umidità in casa. Ora il box doccia è pronto per l’applicazione delle nuove strisce di silicone.

 

come togliere il silicone dalle piastrelle

Crediti immagine: darksoul72/Shutterstock.com

 

Fine lavori: come pulire il pavimento sporco di silicone

Bene, una volta asportato e sostituito il sigillante dove necessario, non resta che pulire quei fastidiosi residui! Per rimuovere le tracce di silicone dal pavimento, è meglio ammorbidirlo prima con un prodotto tra acquaragia, aceto, alcool o acetone, da applicare con uno straccio. Va lasciato agire per almeno venti minuti e poi, nel caso di pavimenti più resistenti, come quelli in gres porcellanato, è possibile intervenire meccanicamente con un taglierino o una spatola; se invece la superficie è di un materiale più delicato, come PVC, legno o laminato, è meglio procurarsi una spatola di plastica o una spugnetta.

Come abbiamo visto, rimuovere il silicone da tutte le superfici è un’impresa non difficile, ma che richiede molta pazienza e tanta delicatezza per evitare di graffiare le aree trattate. L’aspiratore, inoltre, è un ottimo sistema per pulire il pavimento a fine lavori e per togliere anche i residui più piccoli: operazione che, con paletta e scopettino, sarebbe davvero lunga e fastidiosa!

Uno strumento indispensabile, insomma, per pulire tutta la casa velocemente e bene. A proposito, una buona pulizia e aerazione degli ambienti riescono a prevenire la comparsa di muffe e batteri, ma come fare per tenere la casa sempre tirata a lucido e con poca fatica? Il suggerimento è quello di curare le superfici con gli strumenti adatti, come gli aspiratori della linea Home&Garden, studiata nel dettaglio da AR Blue Clean per assicurare ottime performance, velocità e facilità di utilizzo all’interno dell’ambiente casalingo.

 

 

Questi pratici bidoni aspiratutto per solidi e liquidi ti permetteranno di svolgere al meglio diverse faccende, rendendosi indispensabili per pulire il divano e il tappeto, sanificare gli ambienti domestici, pulire il parquet e ogni pavimento, ma anche gli interni dell’auto. Gli utilizzi sono davvero tanti, grazie alla vasta linea di accessori a disposizione.

Come dici? È proprio quello che stavi cercando? Allora corri subito a dare un’occhiata a tutta la gamma di aspiratori: il tuo nuovo compagno di pulizie non vede l’ora di conoscerti!

 

Crediti immagine di copertina: Lena Ogurtsova/Shutterstock.com