Tipologie di sporco e superfici diverse necessitano modalità di intervento differenti: proprio per questo motivo sul mercato esistono svariati modelli di idropulitrice, ognuno dotato delle proprie caratteristiche e peculiarità.

La prima grande distinzione è quella fra idropulitrici a freddo e idropulitrici a caldo. Ti stai chiedendo quali sono le differenze fra questi due modelli e quando optare per l’uno o l’altro? Vediamo insieme come funzionano le idropulitrici ad acqua calda e quando preferirle ai modelli a freddo.

 

Ad acqua calda, fredda, professionali o domestiche… Come scegliere l’idropulitrice giusta?

Prima di affrontare la distinzione fra idropulitrici ad acqua calda e idropulitrici ad acqua fredda, cerchiamo innanzitutto di capire come scegliere l’idropulitrice giusta. 

Per fare un buon acquisto è fondamentale porsi prima una domanda: che uso faremo dell’idropulitrice? A orientarci nella scelta dovrà essere, infatti, il tipo di impiego che vogliamo fare della macchina, in quanto non esiste il prodotto perfetto per eccellenza ma quello più adatto alle nostre necessità. Sarà diverso usare l’idropulitrice in un contesto domestico piuttosto che in ambito lavorativo, poiché la tipologia di sporco da affrontare e la frequenza di utilizzo saranno indubbiamente differenti. 

Proprio per questo esistono modelli progettati per essere usati in ambito professionale e modelli studiati per i lavori di casa.  Vediamo quindi quali caratteristiche deve avere una buona idropulitrice a seconda del tipo di impiego. 

 

 

Come capire se l’idropulitrice ha una buona potenza?

La pressione, segnalata in bar, si riferisce alla potenza del getto: maggiore è la pressione e maggiore è la profondità di lavaggio.

È il tipo di sporco che dovrà affrontare la macchina, che determinerà la nostra scelta fra le idropulitrici a caldo e le idropulitrici a freddo: quali sono le caratteristiche di ogni categoria e quando propendere per l’una o per l’altra?

 

Quanti bar ha una buona idropulitrice? 

Per distinguere i vari modelli e capire quale sia il più adatto alle nostre esigenze, dobbiamo avere ben chiaro di quanta pressione, portata e potenza abbiamo bisogno per svolgere al meglio le nostre attività.

La pressione, espressa in bar, è la forza con cui viene erogata l’acqua dalla macchina: più questa è maggiore e più performante sarà la pulizia, ancora meglio se effettuata tramite i giusti accessori. Ecco quanta pressione deve avere una buona idropulitrice a seconda dell’utilizzo:

• per sporco generico e fango fresco è consigliabile una pressione fino a 120 bar;
• se invece hai bisogno di disincrostare muffe, muschio, fango secco o cemento da terrazzi, muri, auto o camper è consigliabile una pressione fino a 160 bar, che ti permetterà eventualmente anche di sabbiare con l’idropulitrice;
• per rimuovere le incrostazioni da mezzi agricoli, per lavare i camion o i piazzali di aree industriali, o per effettuare il lavaggio delle facciate è necessario un modello di idropulitrice più potente, che possa garantire una pressione superiore ai 200 bar; 
• per rimuovere macchie di olio e grasso è necessaria un’idropulitrice che eroghi acqua calda. 

La portata si riferisce al numero di litri d’acqua che l’idropulitrice riesce ad erogare in un certo lasso di tempo, espressa solitamente in litri all’ora (l/h). Una maggiore portata riduce notevolmente i tempi di lavoro: in generale, i modelli per uso domestico, di fascia più economica, si aggirano su una portata di 300 l/h, mentre i modelli per uso professionale possono vantare una portata di oltre 600 l/h. 

 

 

Quando scegliere le idropulitrici ad acqua calda

Le idropulitrici a freddo sono efficaci per moltissime applicazioni sia in ambito domestico che professionale: la forza pulente della macchina, unita all’efficacia di un detergente specifico, è in grado infatti di portare a termine con successo e rapidità operazioni pulenti anche molto impegnative. In alcune circostanze, però, la loro azione può non bastare. È il caso dello sporco costituito da residui di olio e grasso o incrostazioni, che la macchina a freddo non riesce a rimuovere del tutto: in casi come questi, i modelli a caldo rappresentano la soluzione ottimale. Le idropulitrici ad acqua calda, dotate di caldaia per il riscaldamento dell’acqua, sono infatti perfette per le operazioni di sgrassaggio e riescono a sciogliere ed eliminare questo tipo di sostanze senza problemi; inoltre, le superfici deterse con l’acqua calda si asciugano più velocemente. 

Tutte queste caratteristiche le rendono uno strumento particolarmente adatto in ambito professionale, dove le esigenze di cleaning in genere sono molto più gravose rispetto al contesto domestico. Per capire meglio la differenza tra i due modelli entreremo un attimo nello specifico: sei curioso di sapere come funziona un’idropulitrice ad acqua calda?

 

Idropulitrice ad acqua calda: come funziona

A differenza dei modelli ad acqua fredda, le idropulitrici a caldo si compongono di un gruppo termico, cioè la caldaia, che tramite l’utilizzo di una pompa preleva il gasolio dal serbatoio e lo nebulizza attraverso un ugello.  

Grazie alla scintilla generata dagli elettrodi, presenti nella camera di combustione, il gasolio si incendia e la fiamma generata va a riscaldare la serpentina al cui interno circola l’acqua, che si riscalda a temperature molto elevate, intorno ai 150 C°. La nostra idropulitrice, ora, è pronta per l’utilizzo. 

Dalla complessità di queste macchine conseguono quindi costi e necessità di manutenzione dell’idropulitrice solitamente superiori rispetto ai modelli a freddo.  L’idropulitrice che lavora con acqua calda ha una marcia in più in fatto di efficacia pulente, ma ciò non significa che sia sempre la scelta giusta: ci sono situazioni, infatti, in cui potrebbe rivelarsi un investimento sbagliato. I modelli ad acqua calda si prestano più per le pulizie frequenti dello sporco ostinato e impegnativo come quello nell’ambiente industriale, alimentare, nel cantiere edile e nel settore agricolo, solo per citare alcuni esempi di utilizzo. 

All’interno della linea professional, studiata da Annovi Reverberi per soddisfare le diverse esigenze lavorative dei professionisti, puoi trovare una vasta gamma di idropulitrici a caldo, come la 88 Series 8880, che grazie alla pompa a 3 pistoni in ceramica con sistema biella-manovella e testa pompa in ottone nichelato è capace di sopportare utilizzi gravosi e continuativi, permettendoti di risparmiare tempo e fatica. 

 

Quando scegliere le idropulitrici ad acqua fredda

L’idropulitrice a caldo è eccezionale nei casi sopra citati, ma per tutte le altre esigenze una macchina a freddo saprà perfettamente soddisfare le tue necessità sia a livello professionale che domestico. 

Ricorda che i modelli a freddo sono in genere più leggeri e maneggevoli di quelli a caldo, cosa che li rende perfetti per la pulizia degli ambienti domestici come il patio, per lavare l’auto, pulire la piscina e il giardino, lavare le vetrate esterne… sono innumerevoli le applicazioni possibili con le idropulitrici ad acqua fredda che, grazie alla forza dell’alta pressione, ti permetteranno di completare questi lavori in modo impeccabile e veloce. 

Se ti serve un’idropulitrice per lavare saltuariamente piccole superfici, puoi optare per uno strumento come AR Blue Clean 1 Series 143. Se invece desideri un modello potente e allo stesso tempo versatile, puoi provare le idropulitrici della gamma Twin Flow che, grazie alle loro molteplici funzionalità, sapranno soddisfare tutte le tue esigenze. 

 

 

A dimostrazione dell’efficacia e della versatilità delle idropulitrici a freddo ci sono anche gli usi alternativi: sapevi che, attraverso gli opportuni accessori, puoi utilizzarle anche per sturare i tubi di scarico? Ed è soltanto una delle 5 applicazioni a cui non avevi mai pensato. E per un risultato splendente e impeccabile, non dimenticare di usare i detergenti specifici pronti all’uso e dalla piacevole profumazione.

Ora che conosci la differenza fra idropulitrici ad acqua calda e idropulitrici ad acqua fredda, che ne dici di scoprire qualcosa in più su come funziona un’idropulitrice?